Info e contatti: Tel. 067010639 – Email info@gruppofantauzzi.it

Dolore lombare causato da un'ernia lombare, o ernia del disco lombare.

Ernia lombare: cosa fare e cosa non fare per stare meglio

Secondo le stime, il mal di schiena è un disturbo molto diffuso, ne soffre quasi l’80% della popolazione. Nell’8% dei casi si tratta di ernia del disco, e 9 volte su 10 è un’ernia lombare. Si manifesta per lo più nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 50 anni.

Ernia lombare: cos’è

L’ernia lombare, o ernia del disco lombare, è una patologia degenerativa della colonna vertebrale, più precisamente del disco intervertebrale, ovvero del “cuscinetto” che funge da ammortizzatore tra le vertebre. In questo caso, quelle situate nel tratto lombare (L1-L5).

Ogni disco è costituito da:

  • anulus, la parte esterna duro-fibrosa, simile a un anello;
  • nucleo polposo, la parte interna, di consistenza gelatinosa, formata principalmente da acqua.

Si verifica un’erniazione quando, a causa di una rottura, lacerazione o deformazione dell’anulus, il nucleo polposo fuoriesce dalla sua sede naturale.

Ernia lombare: le cause e i fattori di rischio

Tra le cause e i fattori di rischio delle ernie lombari si riscontrano:

  • lesioni discali o altri traumi che coinvolgono il rachide lombare (incluse le fratture vertebrali);
  • artrosi;
  • osteoporosi;
  • sedentarietà;
  • sovrappeso;
  • prolungate e ripetute posture scorrette;
  • sforzi fisici impropri;
  • alta statura;
  • gravidanze.

Ernia lombare: i sintomi

È opportuno fare una premessa: l’ernia del disco può essere anche asintomatica. Per giunta, non sempre la sintomatologia è direttamente proporzionale alla severità della patologia: può accadere che un’ernia completamente espulsa si mantenga silente e – viceversa – che in presenza di leggere protrusioni si accusino dolori molto intensi.

Nel caso di un’ernia lombare sintomatica, solitamente, il primo sintomo percepito è il dolore lombare, ovvero nella parte bassa della schiena (lombalgia). A questo possono associarsi:

  • dolore o debolezza muscolare negli arti inferiori;
  • intorpidimento e formicolii;
  • rigidità articolare;
  • difficoltà nei movimenti;
  • ridotta sensibilità cutanea, parestesie o disestesie;
  • sensazione di bruciore o di pizzicore;
  • disturbi sessuali;
  • disturbi sfinterici.

Ernia del disco lombare: cosa fare

L’ernia del disco lombare può essere trattata mediante trattamenti conservativi, chirurgici (più o meno invasivi) o alternativi. Vediamoli nel dettaglio.

Trattamenti conservativi

Nella maggior parte dei casi, per alleviare il dolore provocato da un’ernia lombare è sufficiente ricorrere a una cura farmacologica e alla fisioterapia. Le terapie fisiche riabilitative prese in considerazione per questa patologia sono:

  • manipolazioni vertebrali, una tecnica passiva di terapia manuale applicata dal fisioterapista sul complesso articolare del paziente, consistente in una manovra ad alta velocità e bassa ampiezza che consente di ripristinare la corretta funzionalità della colonna;
  • massoterapia lombare, una forma di massaggio manuale che mira a sciogliere le contratture della muscolatura paravertebrale;
  • rieducazione posturale, una tecnica manuale comprendente un programma di esercizi volti a correggere i disturbi muscolo-scheletrici causati dai disordini posturali e a istruire il paziente su movimenti e posizioni corrette.

Trattamenti chirurgici

L’operazione chirurgica di asportazione dell’ernia lombare è indicata nei casi di progressivo peggioramento del quadro clinico. Nello specifico, in presenza di:

  • sindrome della cauda equina, ovvero la perdita acuta della funzione del plesso lombare dovuta alla compressione di una o più radici nervose che hanno origine nel midollo spinale;
  • grave deficit motorio, cioè quando il paziente ha difficoltà a camminare o a stare in posizione eretta;
  • resistenza alla terapia conservativa, ossia quando – trascorse le sei settimane – i sintomi persistono e/o degenerano nonostante i trattamenti fisioterapici e farmacologici.

Le tecniche chirurgiche scelte in questi casi sono la discectomia standard o la microdiscectomia percutanea con laser (o PLDD). La prima consiste in una operazione a cielo aperto (totale o parziale). La seconda è una tecnica avanzata mininvasiva eseguita tramite l’inserimento di una fibra ottica laser del diametro di 1 mm. Obiettivo di entrambe è rimuovere il nucleo polposo e quindi le cause di compressione sulle strutture nervose.

Trattamenti alternativi

Efficace per il trattamento dell’ernia del disco è l’ozonoterapia. È una tecnica medicale che consiste nell’iniezione intradiscale o paravertebrale di una miscela di ossigeno e ozono. In tal modo si realizza la cosiddetta discolisi, capace di attenuare l’infiammazione e disidratare (quindi ridurre di volume) il nucleo polposo erniato.

Ernia del disco lombare: cosa non fare

Per prevenire o non esacerbare i sintomi dell’ernia lombare è bene seguire i seguenti 5 consigli.

1. Non essere sedentari

Contrariamente a quanto si possa pensare, il riposo prolungato e l’assenza di attività fisica non fa bene a chi è affetto da ernia del disco. Con la stasi, i dischi – che ricordiamo: ammortizzano il peso del nostro corpo – subiscono una pressione persistente. A lungo andare, rischiano così di sfibrarsi e quindi di favorire la fuoriuscita del nucleo polposo.

Un programma di esercizi guidati e regolari è, dunque, essenziale perché:

  • scioglie, allunga e mantiene elastici i muscoli paravertebrali, ciò riduce la tensione di carico sulle articolazioni;
  • rinforza il tono muscolare, affinché possa garantire sostegno e scongiurare quindi l’eventualità di schiacciamenti discali.

2. Non fare sport ad alta intensità

Se è vero che l’attività misurata contribuisce a rallentare l’avanzamento della patologia, è altrettanto vero che – al tempo stesso – bisogna evitare tutti quei movimenti e quelle attività sportive che vanno a sollecitare eccessivamente la colonna, come:

  • scatti bruschi;
  • torsioni;
  • corsa;
  • salti;
  • step.

3. Non assumere posizioni scorrette

Assumere posizioni scorrette per periodi eccessivamente lunghi o sollevare i pesi in modo improprio usura i dischi e favorisce quindi le ernie. È possibile – nonché essenziale – correggere le alterazioni posturali cosicché la colonna cessi di combattere contro sovraccarichi e compressioni anomale e ripetute. Potrebbe tornare utile, a questo scopo, imparare quali sono le posture corrette e come metterle in pratica negli svariati contesti quotidiani.

4. Non eccedere col peso corporeo

Nonostante le tesi controverse circa il peso come causa dell’ernia discale, un dato resta certo: l’obesità e/o il sovrappeso ne costituiscono un fattore aggravante. Studi controllati dimostrano, infatti, come il raggiungimento del normopeso riduca il dolore lombare e le probabilità di ricadute.

5. Non essere disidratati

La senescenza, ovvero il naturale processo biologico involutivo associato all’invecchiamento, favorisce la disidratazione del disco. Senza acqua, i dischi perdono parte della loro pressione idrostatica e delle loro proprietà ammortizzanti e finiscono per collassare. Un corretto apporto idrico è pertanto vitale, sempre. In età avanzata, e in presenza di ernia del disco, ancor di più.

6. Non abusare di antidolorifici

L’antidolorifico cura solo il sintomo e non la reale causa del disturbo; svanito il suo effetto, infatti, il dolore si riacutizza. Inoltre, non vanno sottovalutati i rischi di assuefazione e/o intossicazione da farmaci. Affidarsi tempestivamente agli specialisti per diagnosi e terapia adeguate è sempre la scelta giusta.