Postura corretta: le indicazioni per ogni situazione
Mantenere una postura corretta è utile alla salute dell’intero organismo. Le ripercussioni provocate dalle errate posizioni che quotidianamente assumiamo in contesti sia personali che professionali sono molteplici e di varia natura.
Postura scorretta: le conseguenze
Quando non si adotta la giusta postura la colonna vertebrale viene sottoposta a continui e anomali stimoli meccanici, quali determinano sovraccarichi e microtraumi. Questi, se protratti nel tempo, possono provocare asimmetrie strutturali e/o vere e proprie patologie connesse.
A livello vertebrale, si annoverano:
- torcicollo;
- sciatalgia, lombalgia e dorsalgia;
- parestesie degli arti;
- difficoltà a deambulare.
Altri disturbi associati sono:
- cefalee;
- nausee;
- vertigini,
- nevralgia del trigemio;
- alterazioni dell’articolazione temporo-mandibolare;
- acufeni;
- labirintite;
- alterazioni della vista;
- disturbi di respirazione e alterazione del muscolo diaframmatico;
- disfunzioni di tipo urologico, ginecologico e viscerale, dovute al posizionamento scorretto del bacino;
- problemi circolatori.
Postura corretta: una per ogni situazione
Alla luce dei rischi a cui è possibile incorrere a causa della prolungata e ripetuta abitudine ad assumere posture scorrette, scopriamo come prevenire o non aggravare le alterazioni muscolo-scheletriche e i disturbi da esse derivanti.
Impariamo, quindi, come:
- rispettare le curve fisiologiche della colonna vertebrale: quelle a concavità anteriore sono dette cifosi (toracica e sacro-coccigea), quelle a concavità posteriore sono dette lordosi (cervicale e lombare);
- evitare di sovraccaricare i muscoli coinvolti nelle varie posizioni.
Postura corretta in piedi
Per una corretta postura quando si è in posizione eretta si consiglia di:
- divaricare i piedi alla stessa larghezza delle spalle, con le punte rivolte verso l’esterno, quindi più aperte rispetto ai talloni, per non fiaccare i flessori dell’anca;
- tenere le ginocchia ben distese;
- le spalle devono essere dritte ma rilassate, e non sporte in avanti;
- mantenere la testa alta, così da non affaticare il tratto cervicale;
- nel caso di lunghe attività in piedi, appoggiare alternativamente prima un piede e poi un altro su uno sgabello, a beneficio della lordosi lombare.
Postura corretta seduti
In qualunque contesto ci si trovi, per stare seduti correttamente si raccomanda di:
- assicurarsi che le piante dei piedi siano ben appoggiate a terra;
- tenere la schiena dritta;
- posizionare le spalle verso il basso e all’indietro;
- mantenere le gambe flesse senza incrociarle, il rischio è quello di ostacolare la circolazione sanguigna e provocare senso di pesantezza e gonfiore.
Postura corretta al pc
Che sia per svago o lavoro, nel caso si abbia la consuetudine di trascorrere molte ore seduti di fronte allo schermo del computer, è bene:
- allineare la schiena al dorso della sedia;
- mantenere la giusta distanza fra occhi e schermo, circa alla lunghezza di un braccio,
- non incurvarsi per avvicinarsi allo schermo, ma inclinare quest’ultimo verso l’alto e, in caso di difficoltà nella visuale, regolarne la luminosità;
- non irrigidire collo e spalle;
- mantenere la testa rivolta in avanti, lo sguardo in linea con lo schermo;
- tenere la tastiera all’altezza dei gomiti e gli avambracci appoggiati sul bordo del tavolo; i polsi devono essere dritti, per evitare problematiche come tendiniti e sindrome dal tunnel carpale;
- regolare l’altezza della sedia in modo da avere le cosce parallele al pavimento; piegare le ginocchia ad angolo retto e assicurarsi che siano alla stessa altezza dei fianchi o leggermente al di sotto;
Postura corretta per dormire
Per conciliare il sonno, ognuno ha una sua posizione preferita. Non sempre però viene messa in atto in maniera salutare. Vediamo come correggere le 2 posture consigliate.
- Supina(a pancia in su): il cuscino deve dunque avere uno spessore che consenta al collo di rimanere in asse con il resto della colonna. Troppo basso porterebbe il collo in estensione; al contrario, troppo alto ne causerebbe un’eccessiva flessione. La giusta altezza può variare in base al tipo di materasso e di morfologia del soggetto purché si mantenga un corretto allineamento.
- Sul fianco: in questo caso, rispetto alla posizione supina, le spalle creano uno spessore maggiore fra la testa e il materasso, spessore che andrà quindi colmato con un cuscino più alto. È bene, inoltre, alternare l’appoggio sul fianco destro e sinistro e tenere le anche flesse in modo da allungare e rilassare la regione lombare.
La posizione prona è tra le più sconsigliate: in questo modo il peso del corpo preme sulla pancia e sulle costole impedendo una corretta respirazione. Se assunta ripetutamente può altresì provocare problemi vertebrali, cervicali e fastidi gastrici.
Postura corretta per alzarsi dal letto
Non è importante solo trascorre la notte nella posizione corretta, lo è anche rialzarsi al mattino senza incidere negativamente sull’assetto posturale. Dopo l’inattività notturna la muscolatura e la colonna vertebrale presentano una minore elasticità e prontezza nello svolgere anche i più minimi movimenti come, per esempio, il sollevarsi dal letto.
Si suggerisce quindi di:
- evitare movimenti bruschi e frettolosi;
- portarsi nella posizione supina, qualora non lo si sia già;
- stiracchiarsi, ovvero eseguire dei moderati allungamenti delle braccia, della schiena e delle gambe;
- fare qualche respiro lento e profondo;
- posizionarsi sul fianco;
- piegare le anche e le ginocchia affinché fuoriescano dal letto e fungano da contrappeso per lo slancio;
- aiutarsi con le braccia per assumere la posizione seduta.
Come correggere la postura
Rieducazione posturale
Nel caso si presenti una distribuzione non ottimale della massa corporea e dei carichi, ovvero uno squilibrio posturale, è possibile affidarsi alla rieducazione posturale. Si tratta di un programma di esercizi per la postura che ha il preciso scopo di correggere le:
- anomalie strutturali, quali scoliosi, iperlordosi, ipercifosi, ginocchia vare o valghe, piedi piatti o cavi;
- anomalie articolari cervicali, dorsali o lombari;
- anomalie respiratorie che riguardino l’escursione toracica, diaframmatica, la frequenza ed il ritmo ventilatorio;
- limitazioni funzionali.
Utile non solo a migliorare la postura in caso di disfunzioni cliniche, tra i benefici di questo tipo di trattamento riabilitativo si riconoscono anche:
- l’educazione alla percezione del proprio corpo nello spazio;
- la presa di coscienza delle cattive abitudini posturali;
- l’insegnamento di nuovi corretti comportamenti da rendere consuetudine.