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Contrattura addominale

Contrattura addominale: ecco come trattarla

Insorge quando il tessuto muscolare dell’addome viene sollecitato oltre il suo limite di sopportazione fisiologico: stiamo parlando della contrattura addominale. Analizziamola nel dettaglio.

Contrattura: cos’è

La contrattura è definita anche lesione muscolare di grado zero, è cioè non un danno anatomico ma piuttosto un meccanismo biologico di difesa dal sovraccarico. In conseguenza a un eccessivo affaticamento del muscolo, infatti, quest’ultimo si contrae così da prevenire la comparsa di una vera e propria lesione. 

Contrattura addominale: definizione e cenni anatomici

La contrattura addominale è, dunque, il risultato dell’affaticamento di uno o più muscoli addominali, situati a livello del ventre. Quest’ultimi si dividono in:

  • muscoli della parete addominale antero-laterale, ossia il muscolo retto dell’addome, il muscolo piramidale, il muscolo obliquo esterno, il muscolo obliquo interno e il muscolo trasverso dell’addome;
  • muscoli della parete addominale posteriore, ovvero il muscolo quadrato dei lombi, il muscolo grande psoas, il muscolo piccolo psoas e il muscolo iliaco.

La loro funzione è quella di proteggere gli organi addominali interni, contribuire a mantenere la postura corretta e regolare la pressione intra-addominale.

Contrattura addominale: cause

Le contratture addominali risultano essere connesse a:

  • allenamento addominale scorretto, troppo intenso o eseguito senza riscaldamento;
  • movimenti bruschi e violenti;
  • squilibri posturali e muscolari, mancanza di coordinazione.

Motivo per cui sono dette anche contratture addominali da sforzo.

Contrattura addominale: sintomi

I segni tipici di una contrattura dei muscoli addominali sono:

  • indolenzimento diffuso lungo la parete addominale; 
  • rigidità muscolare;
  • fastidio al tatto.

Contrattura addominale: rimedi

Per trattare una contrattura della parete addominale, nella fase acuta, si consiglia:

  • ghiaccio, nelle prime 48h, più volte al giorno, ma mai per più di 15-20 minuti per volta;
  • riposo muscolare;
  • laserterapia (nel caso i sintomi permangano).

Gli esercizi

Ecco 3 esercizi di stretching utili a prevenire e alleviare le contratture addominali.

1. Automassaggio

  • In piedi, divaricare leggermente le gambe;
  • posare una mano sull’addome, sotto lo sterno;
  • senza esercitare troppa pressione sull’addome, muovere la mano in senso orario disegnando dei cerchi concentrici;
  • mantenere la mano completamente aperta così da coinvolgere anche gli addominali obliqui.

2. Distensione del diaframma 

  • Distesi proni (a pancia in giù), sollevare testa e busto facendo leva sulle braccia;
  • mantenere i gomiti leggermente piegati e i palmi delle mani aperti, con le punte delle dita rivolte in avanti;
  • assicurarsi di stendere bene gambe e piedi;
  • rivolgere lo sguardo al soffitto;
  • contrarre i glutei;
  • mantenere la posizione per 5-7 secondi, poi rilassarsi;
  • ripetere 3 volte.

3. Allungamento del retto addominale

  • In ginocchio, con le gambe piegate a formare un angolo retto, contrarre i glutei;
  • inarcare indietro la schiena, portando le mani sui talloni;
  • alzare il mento, mantenendolo lontano dal petto, e rivolgere lo sguardo al soffitto;
  • mantenere la posizione per 5-7 secondi, poi rilassarsi;
  • ripetere un’altra volta.