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Menopausa e dolori alle gambe

Menopausa e dolori alle gambe: i rimedi fisioterapici

Menopausa e dolori alle gambe: è un binomio ampiamente diffuso nella vita delle donne – mediamente – over 50. Il sopraggiungere della fine del ciclo mestruale e della vita riproduttiva femminile, infatti, porta con sé non solo vampate di calore, sbalzi d’umore, insonnia ed eccessiva sudorazione ma anche gambe pesanti e doloranti, in particolar modo durante la stagione estiva. La fisioterapia può essere un toccasana.

Perché fanno male le gambe in menopausa?

La menopausa innesca una serie di reazioni fisiche e psichiche nelle donne. All’origine vi è il profondocambiamento dell’equilibrio ormonale propria di questa fase e di quella immediatamente precedente, detta “premenopausa” o “età transizionale”.

Durante il periodo di transizione, il ciclo mestruale diviene irregolare, i livelli di estrogeni fluttuano per poi subire un progressivo calo. Con la menopausa, le ovaie giungono al loro esaurimento funzionale; termina quindi la produzione degli ormoni sessuali femminili.

In entrambe queste fasi, oltre agli estrogeni, scema anche la produzione di altri ormoni, quali: il progesterone, la serotonina, la melatonina e gli androgeni. È questa la causa dei cosiddetti sintomi della menopausa che coinvolgono anche – e soprattutto – le gambe.

Menopausa e cambiamento ormonale: le conseguenze sulle gambe

La riduzione e la successiva cessazione della produzione di ormoni, in premenopausa e menopausa, può avere effetti negativi sulla salute e il benessere delle gambe. Può provocare, nello specifico:

  • insufficienza venosa, dovuta all’ispessimento e alla costrizione delle pareti venose, quali – a loro volta – impediscono al sangue di fluire liberamente favorendone quindi l’accumulo; si tratta delle cosiddettevene varicose, i cui sintomi sono: vene dall’aspetto gonfio e nodoso e senso di pesantezza e stanchezza alle gambe che, col caldo, s’inaspriscono;
  • cellulite e ritenzione idrica, dovuta al rallentamento del metabolismo basale – e quindi alla maggiore difficoltà di eliminare le scorie – e all’aumento dei livelli di prolattina (che contribuisce a trattenere i liquidi); oltre alla nota “pelle a buccia d’arancia” si avvertono: gonfiore e pesantezza delle gambe; tensione su polpacci e caviglie;
  • perdita del tono muscolare, dovuta alla riduzione di collagene, ovvero alla proteina che funge da impalcatura di sostegno per muscoli e tessuti e garantisce elasticità e compattezza; tra i fastidi correlati si annoverano: perdita di forza e indolenzimento delle gambe (comunemente note come “gambe molli”) e/o dolori muscolari.

Menopausa e dolori alle gambe: i fattori di rischio

Vi sono fattori che possono predisporre una donna alle manifestazioni cliniche della menopausa che coinvolgono le gambe, o che possono esacerbarne i sintomi. Sono:

  • la sedentarietà;
  • stare in piedi in modo prolungato e ripetuto nel tempo;
  • il sovrappeso;
  • l’alimentazione sbilanciata (povera di proteine e ricca di sale);
  • la disidratazione;
  • la genetica;
  • l’abbigliamento eccessivamente stretto.

Come alleviare i dolori alle gambe in menopausa?

Per il trattamento dei sintomi associati alla menopausa, la fisioterapia mette a disposizione varie tecniche, sia manuali che strumentali. Le più diffuse sono: la tecarterapia, il linfodrenaggio manuale, le onde d’urto e la chinesiterapia.

Menopausa e dolori alle gambe: i benefici della tecarterapia

La tecarterapia, detta anche Tecar, è una tecnica elettromedicale che stimola la produzione di calore (quindi di energia) nel paziente. È in grado di agire su tutti quei disturbi innescati dalle oscillazioni ormonali in menopausa. Più precisamente:

  • migliora la circolazione sanguigna e quella linfatica;
  • sollecita l’attività metabolica;
  • favorisce lo smaltimento di scorie e cataboliti;
  • migliora l’elasticità dei tessuti;
  • stimola il rilascio di endorfina che riduce il dolore.

Menopausa e dolori alle gambe: i benefici del linfodrenaggio manuale

Conosciuto anche come drenaggio linfatico manuale, consiste in una specifica tecnica di massaggio che va ad agire sul sistema linfatico, il responsabile del deflusso della linfa nell’organismo. Quest’ultima raccoglie liquidi e materiale di scarto e fluisce agli organi di espulsione.

L’azione del linfodrenaggio manuale mira a:

  • favorire il riassorbimento degli edemi (gonfiore);
  • migliorare il drenaggio dei liquidi;
  • ossigenare i tessuti muscolari.

Menopausa e dolori alle gambe: i benefici delle onde d’urto

Introdotte in medicina per la cura dei calcoli renali, le onde d’urto hanno dimostrato capacità terapeutiche anche in caso di altri tipi di disturbi, come quelli derivanti dalla menopausa. In questo caso specifico, le onde acustiche irradiate in profondità sui tessuti delle gambe, hanno la capacità di:

  • sollecitare il metabolismo del tessuto adiposo;
  • agire sulla stagnazione linfatica;
  • stimolare la produzione di collagene.

Menopausa e dolori alle gambe: i benefici della chinesiterapia

La chinesiterapia, nota anche come fisiokinesiterapia, nasce dalla crasi delle due parole greche “kinésis” (movimento) e “therapeía” (cura); significa letteralmente “cura attraverso il movimento”. Si tratta di uno specifico programma di esercizi che, tra i notevoli e svariati scopi, ha anche quelli di:

  • ripristinare forza e tono muscolare;
  • diminuire il dolore muscolare.

Questo tipo di fisioterapia apporta notevoli vantaggi non solo in fase riabilitativa ma anche preventiva. Aspetto utile a disinnescare i fattori predisponenti al malessere.