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Legamento collaterale laterale del ginocchio

Legamento collaterale laterale: cosa fare in caso di lesione

Il legamento collaterale laterale (LCL) è uno dei quattro legamenti che stabilizzano l’articolazione del ginocchio e garantiscono l’allineamento delle sue componenti ossee durante qualsiasi tipo di movimento della gamba. Una lesione in questa area – frequente negli sportivi – può quindi limitare o impedire la funzionalità dell’arto coinvolto.

Legamenti collaterali: cosa sono

I legamenti collaterali, nello specifico, si trovano su entrambi i lati di ciascuna articolazione del ginocchio. Sono due: il legamento collaterale mediale (MCL) e il legamento collaterale laterale (LCL). Quest’ultimo è situato sul lato esterno del ginocchio ed è responsabile della stabilizzazione laterale. Per via della sua posizione, è particolarmente suscettibile a diversi tipi di lesione.

I legamenti crociati: differenze e influenze

Diversamente dai collaterali, i legamenti crociati – anch’essi due, noti come legamento crociato anteriore (LCA) e legamento crociato posteriore (LCP) – si trovano nella parte interna del ginocchio. Questi svolgono un ruolo diverso rispetto al collaterale laterale. Il crociato anteriore, infatti, previene il movimento eccessivo del femore rispetto alla tibia in direzione anteriore, mentre il crociato posteriore impedisce il movimento eccessivo in direzione posteriore.

Quindi, in conclusione, il collaterale e il crociato contribuiscono entrambi a prevenire il disallineamento e assicurare la solidità e la resistenza del ginocchio. Può accadere che in caso di lesione dell’uno, venga esercitata maggiore – talvolta spropositata – pressione sull’altro. Tuttavia, non sono direttamente connessi. È bene fare questa distinzione, poiché eventuali lesioni a carico di questi due componenti richiedono approcci terapeutici differenti.

Legamento collaterale laterale: i tipi di lesione e le cause

I tipi di lesione a carico del legamento collaterale laterale sono due.

  1. Distorsione: una lesione di entità da lieve a moderata, caratterizzata dall’eccessivo allungamento del legamento, ma senza rottura.
  2. Strappo: una lesione più grave, che vede il legamento rompersi parzialmente o completamente. Gli strappi del legamento collaterale laterale possono essere suddivisi in tre gradi di severità:
  • grado 1, a rompersi è solo una piccola parte del legamento;
  • grado 2, la rottura è parziale ma significativa;
  • grado 3, la rottura del legamento collaterale laterale è completa.

Le cause più comuni che determinano questi tipi di lesione sono:

  • traumi diretti, ovvero un impatto laterale al ginocchio, come quelli che possono verificarsi durante una collisione sportiva;
  • torsioni, rotazioni brusche o anomale del ginocchio, come durante un cambio repentino di direzione durante la corsa;
  • stiramenti, quali possono verificarsi durante attività fisiche intense o movimenti innaturali del ginocchio.

Lesione del legamento collaterale laterale: i sintomi

I sintomi tipici di una distorsione del legamento collaterale laterale sono:

  • dolore lungo il lato esterno del ginocchio;
  • gonfiore;
  • leggera rigidità ma con flessibilità del ginocchio intatta, nel caso di distorsione lieve;
  • evidente rigidità nel ginocchio con difficoltà a piegarlo completamente, in caso di distorsione moderata;
  • sensazione di instabilità, ma possibilità di camminare senza evidenti impedimenti, seppur con cautela.

I sintomi di uno strappo del legamento collaterale laterale, invece, sono:

Strappo di Grado 1

  • dolore acuto lungo il lato esterno del ginocchio;
  • gonfiore moderato;
  • rigidità significativa con difficoltà a piegare il ginocchio;
  • Sensazione di instabilità, possibilità di camminare con supporto o tutori.

Strappo di Grado 2

  • dolore intenso e improvviso lungo il lato esterno del ginocchio;
  • gonfiore considerevole;
  • rigidità marcata con grave difficoltà a piegare il ginocchio;
  • instabilità e difficoltà a camminare.

Strappo di Grado 3

  • dolore estremo e immediato lungo il lato esterno del ginocchio;
  • grave gonfiore;
  • forte rigidità con impossibilità di piegare il ginocchio;
  • incapacità di camminare o sostenere il peso sulla gamba colpita.

Lesioni del legamento collaterale laterale: le cure

Prima fase

Immediatamente dopo l’infortunio, e per le prime 48 ore, è bene mettere in atto il protocollo R.I.C.E.:

  • Rest (riposo);
  • Ice (ghiaccio) più volte al giorno;
  • Compression (compressione) sotto forma di fasciatura.
  • Elevation (elevazione), tenere il legamento leso al di sopra del livello del cuore per facilitare il ritorno venoso.

Seconda fase

La cura di una lesione del LCL dipende dal tipo e dal livello di gravità. Gli strappi di grado 2 e 3 possono richiedere un intervento chirurgico. Mentre le distorsioni, sia lievi che moderate, e gli strappi di grado 1 possono essere trattati mediante terapia farmacologica (FANS), sotto controllo medico, l’aiuto di tutori e stecche immobilizzanti e soprattutto con un percorso di fisioterapia riabilitativa.

Le tecniche di terapia strumentale solitamente utilizzate sono:

  • elettroterapia (Tens), che grazie all’uso di correnti elettriche a bassa frequenza riduce il dolore e migliora la funzione muscolare;
  • ultrasuonoterapia, che utilizza onde sonore ad alta frequenza capaci di promuovere il rilassamento muscolare, aumentare il flusso sanguigno e ridurre il gonfiore e il dolore;
  • laserterapia a bassa potenza, stimola la rigenerazione dei tessuti e favorisce sollievo al legamento collaterale infiammato;
  • cryo t-shock therapy, una tecnica che unisce la crioterapia e la termoterapia, ovvero l’uso del freddo e del caldo (e la loro alternanza) per attivare i processi antinfiammatori.

Gli approcci di terapia manuale – spesso utilizzate in combinazione con quelle strumentali per accelerare il processo di guarigione – sono:

  • mobilizzazione articolare, volta a ripristinare l’ampiezza di movimento naturale dell’articolazione del ginocchio;
  • stretching, utile a migliorare la flessibilità dei muscoli circostanti, così da ridurre la tensione sul LCL e prevenire il verificarsi di lesioni ricorrenti;
  • allenamento funzionale, un programma di esercizi per gli atleti mirato a garantire una ripresa sicura ed efficace delle attività sportive.