Info e contatti: Tel. 067010639 – Email info@gruppofantauzzi.it

Dolore ai polpacci

Dolore ai polpacci: cause, rimedi e prevenzione

Il dolore ai polpacci è un sintomo di entità variabile – da moderato a invalidante, da circoscritto a diffuso – e può scaturire da molteplici cause: sia di tipo traumatologico che patologico. Potrebbe, inoltre, derivare dal coinvolgimento dei muscoli, così come dei tendini, dei vasi sanguigni o altro ancora.

 

 

Polpacci doloranti: le possibili cause

I dolori al polpaccio possono manifestarsi in maniere, condizioni e tempi differenti.

 

Dolore ai polpacci senza sforzo

Se il sintomo è indipendente da movimenti impropri o affaticamento, potrebbe trattarsi di:

  • neuropatia diabetica, cioè la compromissione dei nervi periferici provocata dal diabete mellito (glicemia alta);
  • debolezza muscolare localizzata, caratterizzata da un’ingente mancanza di forza negli arti inferiori quale genera cedimento muscolare, intorpidimento, difficoltà di movimento, fascicolazione e tremori;
  • trombosi venosa profonda (TVP), che consiste nella formazione di coaguli di sangue (trombi) nelle vene profonde;
  • vene varicose, ovvero le vene superficiali delle gambe troppo dilatate;
  • sciatalgia, ossia l’irritazione del nervo sciatico che può irradiarsi lungo tutto l’arto inferiore.

A incidere fortemente su queste ultime due cause è proprio la sedentarietà, l’abitudine di rimanere in modo duraturo e ripetuto nella stessa posizione.

 

Dolore ai polpacci al risveglio

Se si ha la sensazione che il dolore sia più acuto nel momento in cui ci si alza al mattino, è probabile sia fascite plantare, l’infiammazione del legamento arcuato che attraversa la parte inferiore del piede e collega il tallone con le dita dei piedi.

 

Dolore ai polpacci di notte

Nei casi di dolore ai polpacci a riposo, prima o durante le ore di sonno, le cause potrebbero essere:

  • crampi, dovuti a sforzo eccessivo, disidratazione, carenza di sali minerali (dovuta a carenze dietetiche o per un’aumentata perdita), insufficiente apporto di sangue ai muscoli, malfunzionamento dei nervi, il fatto che vengano di notte è dovuto principalmente allo stato fisiologico di recupero e ricostruzione che si innesca durante il riposo.
  • sindrome delle gambe senza riposo (RLS), si tratta di un disturbo neurologico che – oltre al dolore unito talvolta a formicolio e prurito – si contraddistingue per l’impellente e irresistibile bisogno di muovere le gambe nel momento in cui ci si distende nel tentativo di rilassarsi.

 

Dolore ai polpacci a seguito di sforzo eccessivo o infortunio

Quando il disturbo è connesso ad attività fisica eccessivamente intensa o incidenti, è possibile che a causarlo siano:

  • stiramento muscolare, eccessivo allungamento (senza rottura) delle fibre muscolari, oltre le possibilità del muscolo;
  • strappo muscolare (detta anche distrazione), è una lesione che provoca la rottura delle fibre muscolari;
  • infiammazione del tendine d’Achille (tendinopatia achillea), ovvero di quel tendine che collega i muscoli del polpaccio all’osso del tallone;
  • claudicatio intermittens vascolare (zoppia intermittente), è provocata da un’arteriopatia degli arti inferiori, ossia da una riduzione di calibro (stenosi) delle arterie; si manifesta dopo uno sforzo piuttosto prolungato.

 

 

Male ai polpacci: altre 10 cause comuni

Tra le cause si annoverano anche:

  1. cisti di Baker;
  2. discopatia;
  3. fibromialgia;
  4. flebite;
  5. sclerosi multipla;
  6. artrite reumatoide;
  7. patologie della tiroide;
  8. assunzione di farmaci (come diuretici e statine);
  9. obesità e sovrappeso;
  10. contrattura muscolare.

 

 

Dolori ai polpacci: quando rivolgersi al medico?

È bene precisare che, data la numerosità delle variabili che coinvolge il dolore ai polpacci, gli elenchi delle cause appena vagliati non possono essere esaustivi. In caso di sintomi sospetti o persistenti, si consiglia pertanto di consultare tempestivamente il medico. In particolar modo nei casi di:

  • impossibilità a deambulare;
  • estremo gonfiore o edema;
  • arrossamento e presenza di rigonfiamenti sottocutanei con sensazione di calore;

Può essere necessario un trattamento medico d’emergenza in presenza di:

  • febbre alta;
  • gamba pallida o fredda al tatto;
  • perdita di sensibilità all’arto.

 

 

Dolore al polpaccio: i rimedi

Per alleviare il dolore al polpaccio è opportuno dapprima indagare l’origine. Qualora si tratti della conseguenza di una lesione o di un sovraccarico, è utile adottare il cosiddetto protocollo PRICE, quale prevede:

  • Protection (protezione), applicare un bendaggio, una stecca o un immobilizzatore attorno all’area dolente per proteggere la lesione e permettere ai muscoli di riposare;
  • Rest (riposo), evitare di mettere sotto sforzo il muscolo del polpaccio;
  • Ice (ghiaccio), applicare un impacco di ghiaccio avvolto in un panno (e non direttamente a contatto con la pelle) per 10-15 minuti, più volte al giorno, al fine di ridurre l’infiammazione;
  • Compression (compressione), fasciare il polpaccio con una benda elastica o indossare una calza a compressione per ridurre l’eventuale gonfiore;
  • Elevation (elevazione), almeno nei primi giorni, sollevare la gamba più in alto rispetto al cuore in modo da favorire il ritorno venoso.

 

I trattamenti fisioterapici

Nel caso in cui il dolore al polpaccio provenga da contratture, strappi e stiramenti muscolari, ma anche da fascite plantare, sciatalgia, tendiniti o artriti, la fisioterapia può essere d’aiuto. Nello specifico, mediante i seguenti tipi di trattamento:

  • stretching, particolarmente utile per i dolori da sovraccarico, mira a elasticizzare le fasce muscolari;
  • ionoforesi, efficace nell’alleviare infiammazioni e traumi sia muscolari che ossei, è una tecnica di elettroterapia che prevede la somministrazione di un farmaco per via transcutanea sfruttando una corrente continua;
  • ultrasuonoterapia, quale – grazie a onde sonore ad alta frequenza – è in grado di ridurre il dolore e il gonfiore e di sollecitare la rigenerazione cellulare;
  • tecarterapia, tecnica elettromedicale che permette un rapido recupero da traumi e malattie infiammatorie;
  • kinesio taping, un trattamento impiegato specialmente per le tendiniti, le lesioni muscolari e il dolore da affaticamento, è in grado di normalizzare tono e distensione muscolare e aumentare la circolazione linfatica e sanguigna.

A seconda della causa scaturente, altre forme di dolore al polpaccio possono essere trattate con farmaci o diverse procedure mediche.

 

 

Dolori ai polpacci da allenamento: come prevenirli

Per scongiurare il rischio di traumi e del cosiddetto DOMS (Delayed Onset Muscle Soreness), letteralmente “indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata” – una diffusa complicanza sportiva elencata tra le cause di dolore ai polpacci – si consiglia di:

  • effettuare un buon riscaldamento muscolare;
  • aumentare gradualmente l’intensità degli allenamenti;
  • calcolare e ricalcolare periodicamente i tempi di recupero tra le sessioni;
  • eseguire esercizi di stretching sia prima che dopo l’attività fisica per rilassare i muscoli in tensione;
  • idratarsi per scampare crampi e contratture;
  • assicurarsi il giusto apporto di sali minerali, soprattutto magnesio e potassio;
  • indossare scarpe adeguate, per evitare disordini posturali e/o movimenti impropri;
  • terminare l’attività sportiva con il defaticamento, ovvero quella pratica volta a ricondurre il corpo a un ottimale stato di riposo.