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Plantare ortopedico

Plantare ortopedico: perché è importante per la salute?

Il plantare ortopedico, o ortesi plantare, è un presidio medico-sanitario che interessa la salute del piede e una serie di disturbi correlati. Viene solitamente inserito all’interno della scarpa e aiuta a equilibrare la distribuzione del peso corporeo, sia in posizione statica che in movimento.

A cosa serve il plantare ortopedico?

L’uso di plantari può avere uno scopo preventivo, come nel caso dei plantari sportivi ideati per evitare traumi, tendinopatie e migliore le performances degli atleti, o uno scopo correttivo in relazione a diverse problematiche. A tal fine, ha infatti la capacità di:

  • correggere le deformità del piede;
  • rieducare gli eventuali movimenti sbagliati del piede;
  • agevolare lo scarico di pressione sulla giusta area del piede;
  • migliorare la circolazione;
  • ridurre il dolore a piedi, caviglie, gambe, anche e schiena.

Quando usare il plantare ortopedico?

Si prescrive l’uso del plantare ortopedico quando insorgono squilibri meccanici e strutturali più o meno debilitanti. Vediamoli nello specifico.

Piede piatto

È una conformazione del piede caratterizzata dall’appiattimento della volta plantare, ovvero di quell’area della pianta che normalmente non toccherebbe terra. Questo disturbo può alterare l’allineamento delle gambe.

Piede cavo

È una malformazione congenita o acquisita che si evidenzia con l’altezza dell’arcata plantare eccessivamente accentuata. Ciò può comportare una scorretta configurazione di tutte le ossa plantari.

Alluce valgo

È una condizione caratterizzata dalla deviazione dell’alluce verso le altre dita, quindi verso la parte esterna del piede. Può provocare dolore e una limitata capacità di movimento dell’alluce.

Metatarsalgia

È una patologia dolorosa, di natura infiammatoria, dovuta a uno scorretto appoggio al suolo delle ossa metatarsali, ovvero dell’avampiede. È talvolta accompagnata da calli e borsiti plantari.

Neuroma di Morton

Detta anche Metatarsalgia di Morton, è una patologia degenerativa di un nervo plantare, situato fra le teste metatarsali. Questo subisce un aumento di diametro.

Tallonite infantile

Detta anche Morbo di Sever, è una sindrome dolorosa legata alla crescita che colpisce il calcagno. Si verifica – fra i 6 e i 13 anni di età – quando le ossa si sviluppano più velocemente dei muscoli e dei tendini di quella zona.

Fascite plantare

Detta anche fasciosi plantare, è una patologia infiammatoria della fascia plantare, ovvero la guaina che riveste la muscolatura della pianta del piede. Si manifesta con il dolore al tallone (tallonite o tallodinia).

Spina calcaneare 

Conosciuto anche come sperone calcaneare, è un osso anomalo (simile, per l’appunto, a una spiana o uno sperone) nella parte inferiore o posteriore del calcagno.

Periostite tibiale  

È l’infiammazione acuta o cronica del periostio, cioè della membrana connettivale che avvolge la parte più esterna della tibia.

Tendinopatia del tendine d’Achille

Detta anche tendinite, è l’infiammazione del tendine di Achille, ovvero quello situato superiormente al calcagno. Può essere caratterizzata da dolore, gonfiore, rigidità o debolezza.

Chi prescrive il plantare?

A prescrivere l’uso dei plantari è un ortopedico o un podologo a seguito di una visita specialistica in cui, di norma, si esegue l’esame baropodometrico, ovvero un test diagnostico che permette di valutare la qualità dell’appoggio dei piedi a terra. Sulla base dell’esito di questa analisi clinica il medico indicherà il trattamento ortesico conforme alle specifiche esigenze del paziente. La società IAO2 del Gruppo Fantauzzi produce e fornisce plantari su misura.

Plantare ortopedico su misura o standard: quale scegliere?

È possibile acquistare e usare plantari ortopedici su misura o standard. I primi vengono realizzati tenendo in considerazione le caratteristiche proprie del paziente, quindi: disturbo da correggere, altezza, peso, anatomia del piede, frequenza di utilizzo e tipo di calzatura in cui inserire l’ortesi. Ciò consente una più adeguata risposta terapeutica, poiché personalizzata.

Plantare ortopedico e plantare ergonomico: qual è la differenza?

I plantari ortopedici sono concepiti per agire a livello locale, vale a dire su quella determinata parte del piede affetta dalla patologia da curare. Lo scopo è antalgico, ossia volto ad alleviare la sintomatologia dolorosa del paziente. I plantari ergonomici, invece, mirano alla riabilitazione di tutta la postura. Il plantare propriocettivoè un tipo di plantare ergonomico pensato per sollecitare il sistema neuromuscolare con l’aiuto di piccoli spessori posizionati in precise zone del piede.

Plantare ortopedico e soletta: qual è la differenza?

La soletta è un prodotto non ortopedico, con la cui funzione principale è quella di ammortizzare il passo, andando così ad assorbire carichi e possibili traumi su piedi e caviglie. Inoltre, se le solette sono passive e statiche –­­­ limitandosi a frapporsi tra la suola della scarpa e il piede – i plantari, al contrario, sono attivi e dinamici, perché si modellano sulla pianta del piede, riflettono la postura e ne modificano le problematiche strutturali. L’uso dei due termini come sinonimi è dunque da considerarsi improprio.