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Acromion claveare

Acromion claveare: cosa fare in caso di lesione

Cos’è l’acromion claveare? Quando e come può essere leso? Qual è la cura? Scopriamolo.

Acromion claveare: cos’è

L’acromion claveare acromion clavicolare è l’articolazione che, come suggerisce il nome, unisce l’acromion (parte anatomica della scapola) alla clavicola. È formata da due faccette ossee rivestite di cartilagine e da una capsula articolare, rinforzata da:

  • il legamento coraco clavicolare;
  • il legamento coraco acromiale;
  • i legamenti acromion clavicolari superiori e inferiori.

Ad avvolgerla ci sono i muscoli trapezio e deltoide, i quali contribuiscono a fornire stabilità in fase dinamica.

L’articolazione acromion claveare consente movimenti di scivolamento della clavicola e rotazione della scapola.

Acromion claveare: lesioni a carico dell’articolazione

L’articolazione acromion claveare è soggetta a lesioni traumatiche, di vario tipo e grado di severità, derivanti da movimenti bruschi di torsione e rotazione o forti impatti. Sono comuni nella pratica degli sport da contatto come l’hockey su ghiaccio, il judo o il rugby.

Tipi e gradi di severità

Il sistema di classificazione più utilizzato per distinguere le lesioni dell’articolazione acromion claveare è quello di Rockwood:

Tipo I

  • l’aspetto radiografico è normale e l’articolazione appare stabile;
  • un legamento acromion clavicolare ha subito un leggero stiramento senza rottura (distorsione acromion claveare);
  • il legamento coraco clavicolare, la capsula articolare, il muscolo deltoide e il muscolo trapezoidale risultano intatti.

Tipo II

  • la clavicola si è dislocata, si è cioè spostata dalla sua posizione naturale ma manteiene ancora un contatto con l’acromion (sublussazione acromion claveare);
  • il legamento coraco acromiale è rotto
  • il legamento coraco clavicolare è stirato;
  • la capsula articolare è rotta;
  • i muscoli deltoide e trapezio sono distaccati.

Tipo III

  • leggero dislocamento superiore della clavicola, ossia la clavicola si è elevata sopra il bordo superiore dell’acromion, tra i capi articolari non c’è più contatto, ma la distanza tra loro è minore di 25 mm (lievelussazione acromion claveare);
  • il legamento coraco acromiale, il legamento coraco clavicolare e la capsula articolare sono rotti;
  • i muscoli deltoide e trapezio sono distaccati.

Tipo IV (raro)

  • dislocamento posteriore della clavicola, la clavicola si sposta dietro al trapezio;
  • il legamento coraco acromiale, il legamento coraco clavicolare e la capsula articolare sono rotti;
  • i muscoli deltoide e trapezio sono distaccati.

Tipo V

  • marcato dislocamento superiore della clavicola, la clavicola si è elevata sopra il bordo superiore dell’acromion creando una distanza tra i capi articolari maggiore di 25 mm (grave lussazione acromion claveare);
  • il legamento coraco acromiale, il legamento coraco clavicolare e la capsula articolare sono rotti;
  • i muscoli deltoide e trapezio sono distaccati.

Tipo VI (raro)

  • dislocamento inferiore della clavicola, la clavicola si sposta al di sotto del bicipite;
  • il legamento coraco acromiale, il legamento coraco clavicolare e la capsula articolare sono rotti;
  • i muscoli deltoide e trapezio sono distaccati.

Lesioni dell’acromion claveare: sintomi

I sintomi associati alle lesioni acromion clavicolari variano in base al tipo e alla gravità. 

Nel caso di distorsioni, si hanno:

  • dolore alla spalla, il quale può irradiarsi fino al collo; può peggiorare col movimento del braccio e alla palpazione;
  • gonfiore;
  • possibile ematoma;
  • limitazione del movimento della spalla.

Quando si tratta di sublussazioni, alle manifestazioni sopra elencate si aggiungono:

  • sensazione di instabilità o debolezza della spalla;
  • rumori articolari di “scatto” o “scricchiolio” durante il movimento della spalla.

Nel caso di lussazioni, il dolore si fa più intenso e si aggiungono:

  • totale incapacità di muovere il braccio e la spalla;
  • deformità visibile nell’area interessata.

Lesioni dell’acromion claveare: terapia

Il trattamento delle lesioni acromion clavicolari dipende da numerosi fattori, tra cui: l’età del soggetto, la gravità dei sintomi, l’entità del danno e il livello di attività del paziente. 

La scelta è tra trattamento conservativo e trattamento chirurgico. Il primo ha come obiettivo principali la riduzione del dolore e il recupero della forza e della gamma completa di movimento. Il secondo, invece, ha lo scopo di ripristinare, nel miglior modo possibile, la normale anatomia delle strutture compromesse.

In linea generale, previa diagnosi ortopedica, per le lesioni di tipo I e II, il trattamento è conservativo e prevede:

  • immobilizzazione dell’articolazione con un tutore o un bendaggio compressivo (fino a massimo 10 giorni per le distorsioni e massimo 3 settimane per le sublussazioni);
  • ghiaccio e riposo funzionale;
  • farmaci antinfiammatori;
  • fisioterapia, comprendente chinesiterapia (con esercizi attivi e passivi), tecarterapia e laserterapia.

Nel caso di lesioni di tipo III, invece, la scelta varia di caso in caso. Solitamente, l’intervento chirurgico risulta essere indicato per quei pazienti in cui i sintomi e le limitazioni funzionali persistono anche dopo una gestione conservativa della durata minima di 6-12 settimane.

Nel caso di lesioni di tipo IV, V e VI, infine, il trattamento è sempre chirurgico. L’operazione mira a ridurre e stabilizzare l’articolazione e fissare e/o ricostruire i legamenti strappati.